dal rapporto dell’Isfol sul programma Europeo Garanzia Giovani in Italia
L’Isfol ha pubblicato un rapporto sui primi 2 anni del Programma Garanzia Giovani, avviato il 1° maggio 2014.
Il rapporto non solo si focalizza sui risultati ottenuti fino adesso, anche nel capire come si sono impegnati gli attori coinvolti nel programma. L’istituzione del Programma è finalizzata all’agevolare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e ad un processo formativo. Garanzia Giovani si concentra su 3 obiettivi:
- che il 75% delle persone fra i 20 e 64 anni abbia un lavoro;
- ridurre gli abbandoni scolastici sotto il 10%;
- sottrarre delle persone dalla povertà e dall’esclusione sociale.
L’ATTUAZIONE DELLA GARANZIA GIOVANI
Macro-area | Regione | Registrati | % | Bacinopotenzialeiniziale | % |
Toscana | 53.469 | 5,4 | 63.687 | 3,7 | |
Umbria | 19.247 | 2,0 | 18.215 | 1,1 | |
Marche | 29.506 | 3,0 | 31.387 | 1,8 | |
Lazio | 76.002 | 7,7 | 146.078 | 8,5 | |
Centro | 178.224 | 18,1 | 259.367 | 15,1 | |
Abruzzo | 26.889 | 2,7 | 32.741 | 1,9 | |
Molise | 7.781 | 0,8 | 11.967 | 0,7 | |
Campania | 122.224 | 12,3 | 295.091 | 17,1 | |
Puglia | 78.543 | 8,0 | 184.350 | 10,7 | |
Basilicata | 18.940 | 1,9 | 23.955 | 1,4 | |
Calabria | 51.176 | 5,2 | 95.325 | 5,5 | |
Sicilia | 163.377 | 16,5 | 277.892 | 16,1 | |
Sardegna | 39.742 | 4,0 | 64.862 | 3,8 | |
Sud eIsole | 508.672 | 51,8 | 986.183 | 57,2 | |
Totale | 982.224 | 100,0 | 1.722.852 | 100,0 |
Fonte:elaborazioneIsfolsudatistat-RCFLeMlps-BDPAPL(datial31/03/2016)
Dai dati forniti dall’Isfol emerge che il livello di attivazione dei giovani è costante nel tempo. Si sono registrati più di 982 mila giovani.
I motivi che spingono ai giovani a iscriversi al programma sono:
- 74,9% spera di trovare un’occupazione tramite il programma;
- 16,5% è contento di ricevere assistenza nella ricerca di un’occupazione.
Tenendo conto delle caratteristiche socio-demografiche degli iscritti si vede che le attivazioni vengono determinatane dall’età e dal genere:
- 50,7% uomini;
- 49,3% donne;
- la misura raggiunge maggiormente la fascia fra i 15 e 14 anni rispetto alla fascia fra i 25 e 29 anni.
Per ché non partecipano i giovani?
Ci sono dei giovani che hanno rifiutato oppure hanno abbandonato il programma.
La prima motivazione che fa abbandonare è quella che l’offerta ricevuta non rispecchia le loro aspettative e/o profilo professionale. Più della metà non hanno accettato il corso di formazione proposto e più di un terzo hanno rifiutato il tirocinio extra-curriculare.
I DATI SULL’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DI GARANZIA GIOVANI
Al 31 marzo 2016, dai giovani registrati, risultano occupati il 22,1% (188.848). La percentuale indica che circa un terzo ha completato la misura.
I dati dicono anche i il bonus occupazione non sembra essere una leva utile allìaumentare il tasso di occupazione. Il 36,6% dei giovani che hanno completato la misura del tirocinio extra-curriculare entro il 31 marzo 2016, risulta avere un rapporto di lavoro come impiegato.
L’IMPLEMENTAZIONE DEL PROGRAMMA
Dalla crisi economica del 2008, il tasso di disoccupazione italiano è passato da 6,7% a 11,9% nel 2015. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia era il 40,3% nel 2015. È per questo che la Commissione europea lancia le politiche focalizzate a sostenere l’occupazione giovanile. Queste politiche vogliono:
- ridurre l’abbandono precoce degli studi;
- ammodernamento della formazione;
- agevolare l’accesso al mercato del lavoro dei giovani, con il bonus occupazione le imprese che assumono gli iscritti al Programma.
- Migliorare l’utilizzo dei fondi UE per combattere la disoccupazione giovanile.
In Italia, il programma Garanzia Giovani ha permesso di sperimentare alcuni meccanismi delle politiche attive per il lavoro come:
- costituzione di un Agenzia nazionale per le politiche attive ANPAL. Il suo ruolo e quello di rapportarsi tra amministrazione centrale e amministrazioni periferiche.
- apertura di un unico portale per Garanzia Giovani. Avere un unico sistema per i flussi informativi sulle politiche erogate, permette maggiore trasparenza e avere dei dati per il monitoraggio e la valutazione continua sul programma;
- integrare operatori pubblici come i CPI con operatori privati come le APL. La Raccomandazione europea ha sottolineato l’importanza di collaborazione fra servizi per l’impiego e gli altri operatori, per l’esito del programma.
- estendere il modello di Garanzia giovani ad altri servizi pubblici per l’impiego;
- offrire altri servizi per l’intermediazione per individuare il percorso più idoneo ad ogni utente come gli incentivi all’assunzione e supporto all’autoimprenditorialità.
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